Abbiamo più volte sottolineato quanto l’acqua della sorgente di Nitrodi sia un toccasana per varie patologie e per la risoluzioni di vari disturbi dell’organismo. Tutto ciò non poteva passare inosservato agli studiosi del termalismo che infatti già dal lontano Rinascimento si sono interessati ad analizzare le caratteristiche della sorgente e capirne gli effetti terapeutici. Uno per tutti Giulio Iasolino, il medico calabrese che diede alle stampe il libro ”De Rimedi Naturali che sono nell'isola di Pithecusa hoggi detta Ischia“, opera considerata il più antico e completo trattato di idrologia medica. 

Abbiamo ritenuto interessante pubblicare una raccolta di letteratura scientifica dedicata alla Fonte di Nitrodi per dare la possibilità di approfondire l’argomento a chi ne abbia voglia.

Studio sugli effetti terapeutici dell’acqua

Studio sugli effetti terapeutici dell’acqua

Dalla fonte delle Ninfe Nitrodi sgorgano circa 12 mila litri di acqua all’ora. L’acqua viene erogata attraverso docce, lavabi e piccole fontane senza aggiunta di alcun additivo. Durante la permanenza alla Fonte si consiglia di fare abbondanti docce; soprattutto per le prime docce, è bene restare sotto il flusso dell’acqua per almeno 10 minuti.

L’azione dei minerali contenuti nell’acqua lascia la pelle levigata e liscia ma soprattutto pulita, senza residui salini ed odorosi dilatando i pori e facendo respirare l’epidermide. La ricchezza del bicarbonato ed il mix di minerali contenuti nell’acqua di Nitrodi favoriscono una esfoliazione naturale lavando via i vari strati di cellule morte.

Dopo la doccia a Nitrodi consigliamo di non lavarsi con saponi o detergenti per almeno qualche ora in modo da non occludere nuovamente i pori della pelle. Sui capelli sarà immediatamente percepibile l’effetto del bicarbonato che li renderà puliti e lisci, con un vero e proprio effetto balsamo.

Dopo essersi bagnati, per potenziare l’effetto dei minerali, consigliamo di lasciarsi asciugare al sole. 

Sono millenni che l’acqua della fonte di Nitrodi viene impiegata con successo nella cura e nel trattamento di malattie o problemi della pelle. 

I risultati in alcuni casi sono davvero strabilianti, come attesta la letteratura scientifica  e studi clinici realizzati sull’efficacia dell’acqua di Nitrodi, ma anche come testimoniano le migliaia di persone che ogni anno vengono alla Fonte delle Ninfe per trattare problemi dermatologici difficili da combattere.

L'efficacia maggiore dell'acqua di Nitrodi si riscontra nella cura delle dermatiti e quindi in quasi tutte le patologie che colpiscono la pelle (eczemi, acne, neurodermatiti). Attraverso il contatto, è particolarmente efficace nelle manifestazioni ulcerose da varici, poiché agisce sui processi nutrizionali dei tessuti con cui viene a contatto, pertanto l'acqua di Nitrodi è indicata nella terapia di piaghe, fistole, foruncoli, ustioni e ferite ulcerose.

Chi soffre di psoriasi sa bene come sia difficile da trattare questa malattia della pelle, di cui ancora non si conosce un trattamento risolutivo. Ma far regredire la malattia a uno stato minimo, che non disturba il nostro consueto vivere sociale, è possibile.

E molte persone hanno raggiunto questo traguardo attraverso costanti applicazioni di acqua di Nitrodi. La particolare formula chimica di questa sorgente la rende infatti particolarmente indicata nella cura delle malattie del derma, tra cui la psoriasi.

I risultati giungono velocemente, la pelle diventa subito più liscia e l’infiammazione regredisce già dopo due settimane di trattamento. Inoltre l’efficacia terapeutica della cura termale è - non dimentichiamolo mai! – assolutamente naturale, quindi priva di effetti collaterali e danni a carico di altri organi.

La cura idropinica, vale a dire effettuata bevendo l'acqua, ha, invece, azione diuretica, digestiva, disintossicante e gastrocalmante. Da questo punto di vista e per questi scopi l'acqua di Nitrodi è stata approfonditamente studiata alla fine degli anni 60 del secolo scorso dal Prof. Massimo Mancioli dell'Università la Sapienza di Roma.

Lo studio del Mancioli ha messo in evidenza l'effetto trofo-cicatrizzante, antinfiammatorio e gastrocalmente particolarmente benefico per gastriti, ulcere, gastroduodeniti, acidità di stomaco.